Dintorni di Dublino 3: la torre di Joyce a Sandycove

Solenne e paffuto, Buck Mulligan comparve dall’alto delle scale, portando un bacile di schiuma su cui erano posati in croce uno specchio e un rasoio [...] Maestosamente avanzò e ascese la rotonda piazzuola di tiro. Fece dietrofront e con gravità benedisse tre volte la torre, la campagna circostante e i monti che si destavano. Poi, avvedutosi di Stephen Dedalus, si chinò verso di lui e tracciò rapide croci nell’aria, gorgogliando di gola e tentennando il capo… (Ulisse, Edizione CDE, 1987, Traduzione di Giulio de Angelis)
Torre di Joyce
Così comincia l’Ulisse di James Joyce, nella torre Martello di Sandycove, dove abitano i giovani Buck Mulligan e Stephen Dedalus.
La torre di James Joyce è una delle tante torri Martello costruite dagli inglesi sulla costa orientale dell’Irlanda intorno al 1803, come difesa da una temuta invasione napoleonica. Scenario di apertura del primo capitolo dell’Ulisse, è oggi un museo dedicato alla vita e alle opere di James Joyce che viene tenuto aperto da un gruppo di volontari.

Sono andata a visitarla approfittando di una caldissima giornata di sole di metà luglio. Per arrivarci dal centro di Dublino occorre prendere la Dart, il treno che percorre la baia, dalle stazioni di Tara o Pearse e scendere a Dun Laoghaire. In questo modo si arriva alla torre lungo la passeggiata lungomare che da Dun Laoghaire porta a Sandycove e che offre una fantastica vista sulla baia e sul promontorio di Howth in lontananza. In alternativa è anche possibile scendere alla stazione successiva di Sandycove. La torre Martello è visibile dalla passeggiata lungomare in direzione sud.
Lungomare tra Dun Laoghaire e Sandycove
Joyce visse nella torre per 6 giorni nel settembre 1904 insieme a Oliver St. John Gogarty e a una terza persona. Nell’Ulisse si racconta un episodio realmente avvenuto che segnò la fine dell’amicizia tra Joyce e Gogarty.

L’incidente nella torre
Joyce si era trasferito ad alloggiare nella torre Martello di Sandycove il 9 settembre 1904, su invito dell’amico Oliver St. John Gogarty (Buck Mulligan in Ulysse).

Vi si trovava anche un altro amico di Gogarty, un ospite inglese di nome Samuel Chenevix Trench (Haines in Ulysse), che stava facendo ricerche sulla lingua e cultura irlandese.

In quel periodo c’era molta tensione tra Gogarty e Joyce ed è improbabile che Joyce avesse intenzione di rimanere a lungo nella torre. Pare che neanche Gogarty desiderasse che il soggiorno di Joyce diventasse permanente ma probabilmente nessuno dei due si immaginava che sarebbe stato ancora più breve del previsto.
Interno della torre
Samuel Trench si rivelò una persona psicologicamente instabile e nella notte del 14 settembre cominciò a gridare e ruggire nel sonno. Aveva un incubo in cui una pantera nera stava per attaccarlo. Ancora mezzo addormentato, si alzò, prese il suo fucile e sparò un colpo in direzione del caminetto, vicino al quale Joyce stava dormendo. Poi si riaddormentò.

Joyce, terrorizzato, rimase disteso ma Gogarty ebbe la prontezza di afferrare il fucile di Trench. Poco dopo Trench inizò di nuovo a gridare nel sonno e cercò di raggiungere il revolver. Ma questa volta Gogarty gridò “Ci penso io!” e sparò una serie di colpi alle pentole e ai piatti appesi sopra la testa di Joyce facendoli cadere con grande rumore sopra quest’ultimo, che stava assistendo alla scena con un’espressione pietrificata.

Joyce pensò che questo fosse il modo di Gogarty di dirgli di andarsene e, senza proferire parola, si vestì e lasciò immediatamente la torre. Da quel giorno i due non si rivolsero più la parola e Joyce si vendicò di Gogarty trasformandolo nel personaggio di Buck Mulligan in Ulisse.

Il breve soggiorno di Joyce nella torre ispirò la scena di apertura dell’Ulisse. La piattaforma di tiro con la sua vista panoramica sulla baia e la stanza principale sono così come vengono descritte nel romanzo.
Vista dal tetto della torre
Orario di apertura della torre museo
La torre contiene inoltre una collezione di lettere, fotografie, prime edizioni e oggetti appartenuti a Joyce.
È aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18 fino alla fine di settembre e l’ingresso è gratuito (è gradita una donazione). Ulteriori informazioni a questo link.

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