Se visitate le grandi piazze quadrate di Dublino rimarrete colpiti dall’architettura elegante e simmetrica delle case, che si distinguono solo per le porte di colori brillanti e diversi l’uno dall’altro.
Questo stile architettonico è chiamato georgiano perché si è sviluppato tra il 1720 e il 1840 durante il regno di ben quattro monarchi inglesi di nome George.
A Dublino quel periodo fu caratterizzato da un forte sviluppo economico che la trasformò da cittadina provinciale a seconda città dell’impero britannico dove i membri più ricchi e influenti della società cominciarono a costruirsi questi eleganti palazzi, prima a nord e poi a sud del fiume Liffey.
Lo stile esterno uniforme e monocromatico nascondeva interni riccamente decorati nei modi più diversi. Risulta però che per molto tempo le porte d’ingresso siano rimaste decorate con lo stesso colore, probabilmente di una tonalità neutra. Quando è cominciata quindi la moda di dipingere le porte di colori differenti?
Beh, c’è chi dice che l’idea sia stata di due scrittori eccentrici e un po’ litigiosi che vivevano in due palazzi adiacenti in Ely Place vicino a Merrion Square, George Moore e Oliver St John Gogarty. A quanto pare Moore un giorno dipinse la sua porta di verde per impedire che Gogarty la scambiasse per la sua quando tornava a casa ubriaco. Gogarty allora dipinse la sua porta di rosso per impedire che Moore, quando aveva bevuto troppo, tentasse di entrare in casa sua!
Può darsi che sia vero, oppure che più semplicemente i residenti dei quartieri “georgiani” abbiano cominciato a un certo punto a dipingere le porte con colori vivaci per abbellire e distinguere la propria abitazione da quella dei vicini. Non solo, ma cominciarono anche ad adornare gli ingressi con elaborate lunette a ventaglio, battenti decorati e raschietti di ferro battuto e oggi è ancora possibile vedere alcuni di questi elementi originali oltre che porte dipinte in una grande varietà di colori.